Si vociferava già da dopo la sconfitta contro il Portogruaro, mentre ora è ufficiale: il Livorno ufficializza Novellino. Secondo lei, era Pillon il problema principale della crisi della squadra toscana?
Quando una squadra non sta andando bene, di solito il primo a saltare è l'allenatore, è sempre stato così. Sia perché non si possono cacciare tutti i giocatori, che per provare a dare una scossa all'ambiente. Questa mossa spesso non si rivela utile, e a volte addirittura controproducente. Per quanto riguarda il caso specifico del Livorno, Spinelli è un presidente vulcanico e ambizioso, e sinceramente pensavo optasse anche prima per questa soluzione. Sia Pillon che Novellino non sono due tra i miei allenatori preferiti. L'organico nel complesso è buono, anche se forse ha qualche lacuna nel reparto difensivo e a centrocampo. Quindi, concludendo, la colpa non era tutta di Pillon. Ma staremo a vedere ora.
Un'ottima Atalanta non è andata oltre il pareggio contro il Siena, ma è stata protagonista dell'incontro, come anche rivelato da Ferreira Pinto. E' davvero la candidata per la promozione in A, dopo un avvio non dei migliori?
Con la rosa che ha allestito l'estate scorsa, e che poi ha rafforzato ulteriormente a gennaio, l'Atalanta deve obbligatoriamente essere la candidata principale per la promozione in A. Oltre ad aver confermato la squadra della scorsa stagione, ha inserito pedine di assoluto valore. Marilungo su tutti, ma non solo.
Novara, Varese e Pescara: tre neopromosse, tre sorprese e rivelazioni, su tutti la prima. Può, con questo organico, rimanere sulle zone alte della classifica fino al termine della stagione?
Il Novara è stato protagonista di un avvio di stagione incredibile, a maggior ragione considerando che è una neopromossa. Nelle ultime settimane, però, ha avuto un drastico calo di prestazioni. Come è normale che sia, dopo un inizio del genere. Penso che difficilmente lotterà fino alla fine per il primo posto, ma potrà comunque continuare ad essere protagonista.
Frosinone ultimo, pochi se lo sarebbero aspettati. Lodi lascia i "ciociari", va a Catania e realizza una doppietta regalando i tre punti ai siciliani. Quanto rammarico c'è per i tifosi romani?
Senza dubbio il rammarico è molto, anche se penso che dovrebbero anche un po' capire la situazione. Un giocatore del calibro di Lodi si merita palcoscenici più prestigiosi del campionato cadetto, e per di più di bassa classifica. Sarebbe come tentare di mettere un litro di acqua in una bottiglia di mezzo litro: non ci potrebbe stare. Lo ha dimostrato con la spettacolare doppietta al Lecce. Se da qui in avanti avrà maggiore continuità, potrà diventare uno dei volti nuovi del calcio italiano.
Il Torino non riesce a decollare. Qual'è secondo lei, il problema principale di questa squadra?
Difficile da spiegare la situazione del Toro. Nonostante un buon organico anche quest'anno la squadra granata sembra destinata ad un campionato non da protagonista. Forse, ipotizzo io, il problema è un allenatore poco esperto, per una piazza così esigente e con tante pressioni.
Quali sono secondo lei le favorite alla promozione in A?
Come già detto l'Atalanta, e poi aggiungo il Siena e il Novara. Per quanto visto finora, direi che sono queste le favorite. Credo che se sapranno mantenere questi ritmi faranno il vuoto dietro di loro, e alla fine non ci sarà nemmeno bisogno dei play-off.
Ringraziamo Mauro Paloschi per la squisita disponibilità.
Dennis Magrì- www.calciobwin.blogspot.com
