In più, è ancora arrivata la terza marcatura e, a completare l'opera, l'espulsione di De Vezze. Sembra il Toro di inizio anno: poco movimento, pochi passaggi palla a terra, tanti lanci lunghi inutili e poco filtro a centrocampo. Anche l'ingresso di Budel, seppur a pochi minuti dalla fine, non è servito a niente, ma per valutare il nuovo acquisto bisognerà attendere ancora un po' di tempo. Inoltre, la squadra di Lerda gioca sempre, per più di un tempo, in 10: infatti, sia Stevanovic a Varese, sia Belingheri nelle precedenti partite, hanno passato il pallone più agli avversari che ai propri compagni. E c'è anche un altro dato preoccupante in casa granata: gli scontri diretti. Fino a questo punto del campionato, il Torino ha collezionato solamente 4 punti contro chi gli sta davanti: 3 col Novara e 1 col Siena, entrambi all'Olimpico. Invece, contro Atalanta, Livorno, Varese (per ben due volte, in casa e in trasferta), sono arrivate solo sconfitte. L'unico fattore che può far sperare l'ambiente granata è il fatto di giocare allo stadio Olimpico le partite di ritorno contro le squadre dalle quali è stato sconfitto. Comunque, una cosa è certa: a questo Toro urgono rinforzi, soprattutto a sostegno di Rolando Bianchi. Il bomber, in queste prime due partite del 2011, ha ricevuto 2, 3 palloni giocabili, proprio perchè alle sue spalle non c'è nessuno. Dalle fasce sono rari i cross e questo non permette al capitano di trovare la via del gol. Si parla di Gabionetta, di Masucci, di Siligardi, ma per tutti questi giocatori servono soldi, che il presidente Cairo non vuole sborsare. Però, dopo aver visto queste prime due partite dell'anno nuovo, si spera che abbia cambiato idea: ed è quello che tutti i tifosi granata sperano, sennò anche quest'anno la A potrebbe sfuggire.
Emanuele Pastorella