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L'opinione: Di Francesco, l'uomo in più per questo Pescara

14/02/11

PESCARA DI FRANCESCO OPINIONE - Veramente pochi si sarebbero aspettati di vedere, dopo 26 giornate, la neopromossa Pescara a un solo punto dalla quota play-off, con una gara da recuperare contro l'Empoli: peraltro i biancoazzurri non avevano assolutamente incominciato bene la stagione, altalenanti tra la zona salvezza e la zona play-out. Poi, la svolta: alla sesta giornata del girone di andata, il 2-0 casalingo sul Torino fa nascere qualcosa nella testa degli adriatici e da quel momento la squadra abruzzese ha infilato una serie di risultati positivi da far invidia a molte squadre della serie cadetta, fino a toccare quota 35 punti in 25 partite. Una parte dei meriti va sicuramente al tecnico Eusebio Di Francesco.
Egli infatti ha avuto il merito non indifferente di aver creato un gruppo solido, compatto e sereno: il Pescara non ha in rosa dei "Cristiano Ronaldo" o dei "Lionel Messi", eppure, con il gioco di squadra e la forza di volontà riesce ad ottenere risultati ottimi. Un'ulteriore conferma di ciò è data dall'ultima partita giocata sabato, Pescara - Varese, vinta 1 a 0 dagli adriatici con un gol di Sansovini: dopo il gol, lo stesso marcatore è corso con tutta la squadra a festeggiare in panchina e ad abbracciare l'allenatore. Il Pescara è l'esempio lampante che, nel calcio di oggi, per far bene non occorre una campagna acquisti simile a quelle del Real Madrid negli ultimi due anni: è sufficiente tanto lavoro e la coesione nello spogliatoio. Detto questo, facciamo i complimenti a Di Francesco per quanto sta facendo in questo momento, e nello stesso tempo diamo lui le condoglianze per la morte del nipote 25enne, avvenuta in settimana a seguito di un incidente stradale.
Matteo Bertolino - www.calciobwin.blogspot.com
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