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Portogruaro, Danova: "Che emozione contro il Torino"

24/02/11

PORTOGRUARO TORINO DANOVA – Luigi Danova, attuale allenatore in seconda del Portogruaro, intervistato dal sito sportivo veneto, ha parlato del suo passato, il Torino, che incontrerà sabato in campionato. L’ex granata, alla squadra piemontese dal 1976 al 1985 dichiara: "Il mio compito qui è quello di fare da spalla al primo, in tutto e per tutto ad Agostinelli. Sono un po' il suo specchio, sia dal punto di vista emotivo che tecnico. Perché ho smesso di giocare? Avevo 39 anni, giocavo a Varese ed ero ancora in condizioni fisiche ottime, ma il mio allenatore mi chiese se l’anno seguente avrei voluto essere il suo secondo: ho capito, così, che era ora tirare i remi in barca”.

Infine, parla del suo passato, quello con la maglia granata: "Nella prima parte della mia carriera ho giocato con il 2, poi con il 5, perchè sono stato spostato al centro. Un tempo i numeri venivano assegnati per ruolo e non c'era la possibilità di sceglierli. Era il 27 Marzo 1983 e fu il Derby dei 124 secondi. 2 minuti di gioco effettivo nei quali, noi granata, abbiamo rimontato dallo 0-2 al 3-2 con tre reti in rapida successione: dal 75' i gol di Bonesso, Dossena e la fantastica girata al volo di Fortunato Torrisi raggiunsero e superarono quelle di Paolo Rossi e di Michel Platini. Una giornata memorabile per tutti, e per me tuttora un sogno realizzato. Una volta il gioco era più lento, ma molto tecnico. Si marcava a uomo e non ti potevi mai permettere di lasciare il tuo avversario. Io, da difensore, contavo anche i tocchi alla palla o i tiri che concedevo. Adesso si punta molto sulla forza, sulla velocità e sul fisico, se poi possiedi anche tecnica allora raggiungi il top. Insomma è tutto diverso e difficilmente comparabile".

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